X
    Categories: Corecom

Quando la bolletta del telefono è sbagliata

Cosa fare quando la bolletta del telefono è sbagliata?

Quando la bolletta del telefono è sbagliata oppure quando si ritiene di aver subito un sopruso da un operatore telefonico, è necessario risolvere la situazione nel migliore dei modi, seguendo un percorso che, ai più, oltre che sconosciuto e oscuro, può sembrare lungo e complesso.

Il crescente utilizzo di tecnologie di comunicazione, mobili e fisse, e la sempre più articolata offerta di servizi, ha portato in modo inevitabile alla nascita di una serie di complicazioni che sfociano, nella maggior parte dei casi, in problemi di fatturazione, di addebito di servizi non richiesti e in una serie di altre problematiche con i vari operatori di telefonia.

Che si tratti di telefonia fissa, e quindi di servizi ADSL, trasmissione dati, offerte “bundle”, oppure di telefonia mobile, con offerte di piani tariffari a consumo, “flat” o “all inclusive” e terminale compreso, la possibilità che un errore di fatturazione sia commesso è tutt’altro che remota.

Cosa fare quando si incorre in una situazione di contenzioso con gli operatori telefonici

Solitamente il primo contatto per una richiesta di chiarimento viene effettuata direttamente con il “call center” del proprio operatore, operazione generalmente non risolutiva e che richiede una notevole spendita di tempo, tranne che a fronte di casi semplici e facilmente risolvibili.

Sono moltissime le ipotesi in cui, purtroppo, risulta difficile spiegare la problematica con un SMS che prevede un numero limitato di caratteri, altre volte si prova ad avanzare un reclamo via fax e si attende invano o per lunghissimo tempo di essere richiamati dal tecnico, dall’operatore, dal servizio clienti ecc. ecc.

In tutti questi casi è necessario seguire un percorso diretto, attraverso la consulenza dell’ Avvocato di Fiducia che, valutata la pratica, attiva la richiesta di conciliazione presso la sede del CORECOM competente.

A Ferrara, l’Avvocato Beccati assiste privati ed aziende nel tentativo di risoluzione delle problematiche in via bonaria presso il competente CORECOM.

Nel 2011 la Società XYZ si rivolgeva all’ Avvocato Beccati, lamentando un continuo errore di fatturazione sulle bollette di telefonia mobile emesse dall’operatore telefonico XZY, nonché la totale impossibilità di comunicare con gli uffici preposti per risolvere quanto prima la problematica.

Nello specifico era palese l’attribuzione di servizi non richiesti, nonché di terminali e linee non sottoscritte nel contratto, situazione che ha portato all’erogazione di bollette decisamente errate. C’è di più, infatti,  la gravità, come sottolineato dal cliente, era data dal fatto che non solo l’azienda non aveva mai sottoscritto i contratti che le erano stati addebitati, ma che i numeri telefonici attivati a nome della società erano effettivamente attivi e funzionanti. Cosa sarebbe accaduto, chiedeva il titolare della società, se qualcuno, effettivo detentore di quelle schede telefoniche, le avesse usate per scopi illeciti, per minacciare qualcuno o peggio?

A ciò si aggiunga che, dopo aver sollevato la questione e ottenuto la disattivazione dei numeri non richiesti, la società si vedeva addebitati in bolletta i costi per la risoluzione anticipata del contratto e l’intero costo del terminale compreso nell’offerta, per oltre € 600,00 di maggiorazione in fattura.

Come se non bastasse, la società non poteva disporre il blocco dei pagamenti delle fatture, pena la disattivazione completa di tutti i servizi. Fatto questo che, trattandosi di un cliente business, avrebbe finito per mettere in ginocchio l’intera azienda, la quale, pertanto ha continuato a pagare somme non dovute e palesemente sproporzionate.

A fronte di questo, la Società XYZ , dopo avere tentato innumerevoli soluzioni di dialogo, aver impiegato ore di telefono con gli operatori, speso tempo presso il centro di assistenza della propria città, inviato raccomandate e fax, si è trovata nell’impossibilità di vedere regolarizzata la propria posizione, se non attraverso la consulenza del proprio legale di fiducia, il quale, dopo avere esaminato la pratica, si è attivato presso il CoReCom di Bologna.

La vicenda ha poi trovato soluzione nell’arco di 30 giorni dall’invio della richiesta e dalla fissazione dell’incontro presso la sede del CoReCom, con ristoro immediato per il cliente dei danni subiti e ripristino della situazione iniziale.

Altre vicende molto frequenti, che possono trovare soluzione in via conciliativa davanti al CoReCom, riguardano:

– perdita di un numero telefonico nel passaggio da un operatore all’altro;

– ritardo nel trasloco rispetto alle tempistiche indicate in contratto;

– difficoltà o impossibilità di disattivazione di servizi.

Cosa è importante sapere

– tutti possono ricorrere al CoReCom, anche senza l’assistenza di un legale, semplicemente seguendo le indicazioni riportate sul sito internet della propria Regione e scaricando la documentazione richiesta;

– è un diritto del cittadino agire per il rispetto delle clausole contrattuali o per ottenere il ristoro dei patimenti subiti;

– se non si è sicuri in merito alla compilazione dei moduli o alle proprie ragioni ci si può sempre rivolgere ad un legale di fiducia che saprà consigliare la miglior strada da percorrere.

Da ultimo, va sottolineato che la procedura attivata davanti al CoReCom non sempre è risolutiva, e non sempre si è in grado di trovare un accordo che soddisfi in pieno le richieste dell’utente danneggiato.

Resta comunque un passaggio imprescindibile e, se va a buon fine, celere ed economico.

Per ulteriori informazioni o per una consulenza su questo argomento, contatta a Ferrara l’Avvocato Beccati.

Avvocato Stefania Beccati: