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Legge di stabilità 2015

«Caro imprenditore, assumi a tempo indeterminato? Ti tolgo l’articolo 18, i contributi e la componente lavoro dall’Irap

Queste le parole del premier Renzi dopo la presentazione della legge di stabilità per l’anno 2015.

Ecco cosa prevede la legge di stabilità 2015 in tema di lavoro:

  1. Eliminazione della componente lavoro dall’IRAP;
  2. Per le imprese che assumono a tempo indeterminato il primo triennio di contributi, per i neo-assunti, è interamente a carico dello Stato;
  3. Resta il bonus di 80,00 € che però cambia forma, passando da bonus aggiuntivo a detrazione. Permane invariata la platea degli aventi diritto;
  4. A partire dalla metà del 2015 vedranno il via anche le misura per rendere disponibile il TFR in busta paga. Si consentirà così al lavoratore, che volesse, di fare direttamente uso delle somme accantonate, mediante una serie di accordi raggiunti con le banche che anticiperanno alle imprese le risorse per pagare il trattamento di fine rapporto. In concreto, il funzionamento di questo strumento, prevede che, a fronte di richiesta del lavoratore, il datore di lavoro ottiene dall’INPS una certificazione di prestazione che viene poi presentata alla banca per l’erogazione del finanziamento.

Brevi cenni sull’art. 18 L. 300/70:

il Jobs Act, tra le forme di incentivazione del mondo del lavoro, ha previsto una modifica dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. In particolare, nella nuova visione del mercato del lavoro, il contratto “tipo” dovrebbe diventare quello a tempo indeterminato, con conseguente applicazione dell’art. 18.

Nella sua nuova formulazione, tale articolo, dovrebbe prevedere indennizzi in caso di licenziamenti economici, restando invariata la disciplina dei licenziamenti discriminatori. In aggiunta, nel decreto attuativo che seguirà alla riforma, dovrebbe essere redatta la lista dei licenziamenti disciplinari soggetti a reintegro. Questa previsione assume grande importanza per il datore di lavoro e l’impresa, che potrà così sperare in una formalizzazione della legittimità degli stessi, su cui, attualmente, si riscontra unicamente il vaglio dell’autorità giudiziaria.

Le informazioni sopra riportate si riferiscono alla data del 16 ottobre 2014.

Avvocato Stefania Beccati: